l mio Maestro mi disse: "il colore è spontaneità".
Ma sapete che non
avevo mai associato nessun colore con questo sostantivo?
Sarà forse un
fresco color acqua? O un giallo sole brillante? O il bianco di un
sorriso?
Sapete quanto sono legata ai colori. Quanto importante
sia per me ogni singola percezione del visibile e quanta carica emotiva associo
a ciascuna sfumatura.
Ho sempre creduto che questo sia dovuto alla mia
attenta memoria visiva. Io non ricordo parole o numeri, bensì pensieri illustrati
e colori ad essi associati. Ed allora forse per questo ho bisogno di
colore.
Però non ho ancora un mio colore, e chissà se mai lo
troverò.
Per ora sono simpatizzante tortora, ma provengo da un
lungo periodo verde prato.
Il primo colore che mi ha fatto riflettere è stato il
giallo. Risale a una decina d'anni fa, quando una mia insegnante disse che lei
nei momenti di difficoltà aveva bisogno del giallo. Dall'astuccio, alle matite,
al maglione, alla borsa, allo smalto per unghie. Il giallo la tranquillizzava.
Il giallo la aiutava. Il giallo la rappresentava.
Rimasi talmente folgorata da questa
scoperta che fu proprio così che iniziò la mia ricerca sui colori, una ricerca
che pian pianino si sta trasformando in studio
La difficoltà maggiore, che prende a schiaffi il mio
esser umano, è l'immaginare un colore mai visto.
Si, penso che questo è uno dei miei desideri più
grandi.
A questo colore ci penso già da molto tempo, ma più ci
rifletto e più non riesco ad espandere la mia fantasia.
Ed è per questo che, poichè noi viventi i colori non
li possiamo creare ma solo riprodurre, provo una vena d'invidia ed una di
splendore per chi è stato prescelto per questo delizioso ruolo.
Beato colui che riproduce i colori nella sua
arte.
Ed io anche ardo dalla voglia di riprodurre i miei
colori. Penso che prima o poi prenderò in mano un pennello, una scatoletta di
colori ed inizierò a tracciare sulla tela ciò che per me sono stati i
colori.
Li mescolerò alle mie emozioni e ne traccerò tratti
scuri e precisi, per poi passare a sfumature più chiare e tremolanti, fino al
trasparente salato dell'acqua di mare.
Scritto da Iulia Lampone
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