Forse, non so se nel momento della mia nascita ero assistito da una
levatrice un pò matta, non in camice bianco immacolato ,o verdino appena,
ma tutto colori,colori dell'arcobaleno,di tutte le sfumature più assurde
ed impossibili, questa deve essere stata la mia prima visione.
O forse entravano dalla finestra i colori dell'autunno ,stagione nella
quale l'oro dà al verde ed al bruno degli alberi,una ricchezza infinita,
il giallo fa cantare le foglie ,il rosso cerca di farla da padrone su
tutto ciò che sta cambiando,dopo la sete dell'estate,la polvere e il sonno dei
pomeriggi più caldi,
il colore cercasse pace ,infine.O il cielo ,sempre in quei giorni, nelle
sue battaglie di azzuro che si difendeva dal grigio imminente verso ovest.
Sarà dico per questo forse che il colore è stato da allora il motivo
dominante della mia vita Tutto aveva un colore se guardavo bene,e avrei cercato
di
darlo a tutto ciò che non ne possedeva,alle pareti bianche,ai muri
ingrigiti,ai soffitti scuri,a tutto ciò al quale mancasse,un pezzo di legno,una
pietra trovata in riva al mare ,tutto chiedeva colore da me ,
lo sussurrava o lo gridava come in aiuto,e nessuno ha mai potuto
fermarmi dal non rispondere a questa richiesta.La mia vita per il colore ,il
colore è
la mia vita.
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